La storia dei ladini delle Dolomiti in breve. Aspetti sociopolitici e storicoculturali. Il libricino è edito della UGLD in'occasione del 100'esimo anniversario. Autori dei testi sono Siegfried Irsara e Cristina De Grandi.

In occasione del centenario dalla fondazione dell'Union Ladina di Innsbruck, questa agile pubblicazione raccoglie i punti salienti dell'impegno dell'Union Generela di Ladins dles Dolomites per la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico ladino.            

Disponibile anche in tedesco e in inglese.

In occasione del centenario dalla fondazione dell'Union Ladina di Innsbruck, questa agile pubblicazione raccoglie i punti salienti dell'impegno dell'Union Generela di Ladins dles Dolomites per la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico ladino.        

Disponibile anche in italiano e in inglese.

In occasione del centenario dalla fondazione dell'Union Ladina di Innsbruck, questa agile pubblicazione raccoglie i punti salienti dell'impegno dell'Union Generela di Ladins dles Dolomites per la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale e linguistico ladino.    

Disponibile anche in tedesco e in italiano.

Un' opera con una grande varietà di materiali fotografici e narrazioni di vicende che ha lo scopo di dare il giusto spazio e voce ai ladini di Moena e Fassa protagonisti della tragica esperienza durante il primo conflitto mondiale.

La storia corre su due piani che si intrecciano: da una parte gli uomini in armi che prima sono mandati a morire nelle lande della Galizia e poi si schierano sulle cime delle Dolomiti a difesa dei loro paesi, dall'altra le donne, i bambini, gli anziani costretti a subire oltre quattro anni di sacrificio e dolore.

Questo volume, più che celebrare un anniversario, intende documentare il cammino percorso dall’Istituto nei suoi primi trent’anni di attività e ricordare tutti coloro che hanno contribuito con la loro opera e con la loro amicizia a costruire le basi per una nuova identità dei ladini del terzo millennio.

Questa nuova pubblicazione va ad arricchire la proposta di testi ladini per la prima infanzia. Si tratta della traduzione del libro frisone By beppe útfanhûs, realizzato grazie a una collaborazione con il Dutch Letterenfonds (NLF) e l’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi.

La versione ladina è a cura di Sabrina Rasom e Nadia Chiocchetti.

Il lavoro delinea il contrasto tra l’elevato patrimonio ambientale della Valle di Fassa e il suo nocumento da parte dell’industria del turismo di massa, con il silenzio della popolazione locale. Questo libro vuole essere quindi un inizio per riflettere sui problemi e questioni legate allo sviluppo delle aree montane. Dalla lettura emerge un vissuto disuguale nella popolazione locale: chi trae beneficio e sostiene lo sviluppo turistico e chi vi oppone, rivelando fratture sociali profonde.

Traduzione in lingua ladina del racconto "Il cacciatore solitario" di Mauro Neri, ambientato nel mesolitico. È la storia della solitaria battuta di caccia di Aa-gar e suo figlio Us-ter presso i due laghi, sugli alti pascoli alpini. Numerose illustrazioni realizzate con tecniche differenti vivacizzano la narrazione, frutto di un progetto didattico. Con DVD allegato.

Piccolo vocabolario dedicato ai bambini delle prime classi delle elementari, che si approciano per la prima volta alle tre lingue italiano, ladino e tedesco. Le parole riportate sono semplici e adatte ai bambini, complete di articolo e di alcune immagini che vivacizzano il testo.

Volume che contiene gli atti del VI Colloquium Retoromanistich, momento di incontro e confronto scientifico e culturale molto importante per la linguistica alpina. Con i contributi di: Roland Bauer, David Bizjak, Renzo Caduff, Elisa Candido, Jan Casalicchio, Fabio Chiocchetti, Georges Darms, Barbla Etter, Marco Forni, Elena Franchi, Giovanni Frau, Annetta Ganzoni, Hans Goebl, Matthias Grünert, Florentin Lutz, Jürgen Rolshoven, Luca Melchior, Verena Schwägerl-Melchior, Francisco Mondaca, Mihail Atanassov, Claes Neuefeind, Daniel Telli, Clà Riatsch, Davide Turello, Massimiliano Verdini, Paul Videsott, Isabella Marchione, Ruth Videsott, Maria Teresa Vigolo, Paola Barbierato, Maria Chiara Visintin e Gabriele Zanello.

Adesivo con riproduzione dei personaggi del fumetto: "Toldi de Mortic" (disponibile in 4 soggetti: Adesivo Toldi "Toc Toc", "Veia Vacia Augusta", "Che èste pa!?", "L cougol di Toldi").

La bandiera ladina viene ufficialmente riconosciuta nel 1985, esibendo tre strisce orizzontali di colore verde, bianco e celeste che simboleggiano rispettivamente i prati, la neve ed il cielo. L’aquila è l’animale araldico presente sin dal 1027 sul blasone dell’antica Contea del Tirolo, regione alla quale la Valle di Fassa rimase annessa fino alla fine della prima guerra mondiale. dim. 9x15cm

Adesivo storico della Ladinia (ristampa in edizione limitata).

Adesivo con riproduzione dei personaggi del fumetto: "Toldi de Mortic" (disponibile in 4 soggetti: Adesivo Toldi "Toc Toc", "Veia Vacia Augusta", "Che èste pa?!", "L cougol di Toldi").

Adesivo con riproduzione dei personaggi del fumetto: "Toldi de Mortic" (disponibile in 4 soggetti: Adesivo Toldi "Toc Toc", "Veia Vacia Augusta", "Che èste pa?", "L cougol di Toldi").

Adesivo con riproduzione dei personaggi del fumetto: "Toldi de Mortic" (disponibile in 4 soggetti: Adesivo Toldi "Toc Toc", "Veia Vacia Augusta", "Che èste pa?", "L cougol di Toldi").

Nel maggio 1920 si riunirono al Passo Gardena 70 rappresentanti delle 5 vallate della Ladinia per chiedere il riconoscimento dei Ladini quale gruppo etnico distinto. Apparve per la prima volta la bandiera, riconosciuta ufficialmente in occasione dei 2000 anni dei ladini nel 1985, con le tre strisce orizzontali di colore verde, come i prati e i pascoli, bianco come la neve e celeste come il cielo limpido di queste vallate. Adesivo circolare Ø 10

Il catalogo raccoglie le riproduzioni delle opere del pittore contadino, nativo di Muncion (Pozza di Fassa), attivo come ritrattista e paesaggista, dagli inizi alla maturità. Le tavole sono precedute da un saggio sull'ambiente culturale di riferimento e il periodo della formazione, iniziato presso Franzeleto Bernard, e proseguito sotto Rizzi e Colorio.