Archivies online
Piattaforma per la ricerca di documenti d'archivio
Le attività didattiche vengono svolte in lingua italiana o, per le scuole della val di Fassa, in lingua ladina, offrendo loro un valido sostegno per la conoscenza e la valorizzazione della propria identità linguistica e territoriale.
La leggenda dei Monti Pallidi prenderà vita sotto gli occhi dei bambini che, trasformati in piccoli nani, verranno coinvolti in attività laboratoriali. Si imparerà a filare il chiarore della luna realizzando facili intrecci, anche con piccoli telai e altri strumenti creati appositamente.
* Ad anni alterni e solo per un periodo limitato; per le date rivolgersi ai Servizi Educativi
Grazie al racconto La tousa valenta i piccoli partecipanti saranno guidati dagli stessi protagonisti della storia all'osservazione degli oggetti esposti in alcune sale, mentre nella seconda parte dell'incontro i bambini potranno cimentarsi in una divertente attività pratica.
ESCURSIONE di mezza giornata in collaborazione con il Rifugio Gardeccia
Un vero e proprio viaggio nel leggendario regno di Re Laurino, che guiderà i bambini lungo il sentiero tra Ciampedie e Gardeccia e racconterà loro sei tra le più belle leggende ambientate tra le vette del Catinaccio.
*Per raggiungere il Ciampedie è necessario l’utilizzo della funivia (contatti e costi non compresi).
Nelle sale del Museo i bambini scopriranno i luoghi della trasmissione del sapere per poi imparare a conoscere i personaggi della tradizione orale fassana attraverso divertenti giochi, filmati e drammatizzazioni.
* Possibilità di abbinamento con l’escursione “Sul sentiero delle leggende”.
I personaggi della tradizione orale popoleranno il percorso alla scoperta dell’ancestrale legame tra mondo umano e leggi della natura. Analizzando i simboli, scolpiti o dipinti sugli oggetti esposti, e le usanze rituali ad essi legati, si ricercheranno i segni del magico nella cultura quotidiana.
NOVITÀ!!!
Nella moderna sala multimedia gli studenti potranno immaginare i personaggi del mito ladino Salvans, Vivènes, Stries e Bregostènes, attraverso una ricostruzione delle fonti della tradizione orale supportata da materiali video, letture di leggende e dalla visita nella sezione dedicata del Museo.
NOVITÀ!!!
Una nuovissima installazione multimediale ripropone in chiave contemporanea un antico racconto che svela la vera natura degli antichi abitanti della montagna. L’attività condurrà i partecipanti agli albori della civiltà ladina scoprendo i segreti della Vivèna, personaggio della tradizione orale nella sua espressione più arcaica.
Una storia rielaborata ad uso didattico, l’esplorazione delle sale museali, giochi di movimento e musicali consentiranno di prendere in esame le fasi di lavorazione necessarie ad ottenere la farina per la panificazione.
*L’attività didattica può essere abbinata con la visita al mulino (12) e con il laboratorio sulla panificazione (9), così da realizzare un percorso completo sull’intero ciclo di trasformazione della materia prima.
Il tema della fienagione, introdotto dalla lettura animata della Contìa de Messèl di Simon de Giulio, diventa pre-testo per osservare con attenzione i beni della cultura materiale esposti nelle sale, per poi completarsi in attività di gioco cooperativo e ricerca partecipata.
Un percorso incentrato sulla scoperta del territorio fassano attraverso le vie principali dei vari paesi di provenienza dei bambini. Una selezione di foto d'epoca e un'uscita sul territorio permetteranno di tracciare una mappa delle zone e degli edifici più significativi.
Prima l’arte della panificazione tradizionale sarà svelata passo dopo passo grazie ad una vera e propria “caccia” agli utensili originali di un tempo e dopo sarà il momento di mettere le mani in pasta e realizzare tutti i passaggi necessari per gustare i panec, le gustose pagnotte di farina di segale.
*Il laboratorio può essere abbinato con la visita al mulino (12) e con l’attività didattica “Giacomina e i suoi amici” (8), così da realizzare un percorso completo sull’intero ciclo di trasformazione della materia prima.
All’interno del “Caseificio sociale Val di Fassa vi è la sezione del Museo “L Malghier ” in cui si illustrano le fasi di lavorazione del latte secondo il sistema tradizionale di caseificazione per poi confrontarlo con la lavorazione odierna, visitando direttamente le adiacenti sale produttive del caseificio.
La visita al Molin de Pèzol inizia all’esterno della struttura con l’osservazione delle canalizzazioni e del sistema di trasmissione delle tre grandi ruote a pale azionate dalla spinta dell’acqua. All’interno del mulino sarà possibile osservare da vicino il sistema degli ingranaggi, le componenti del complesso molitorio e l’attrezzatura del mugnaio.
*Per i più piccoli la visita al mulino può essere integrata con le attività didattiche “Giacomina e i suoi amici” (8) e “Pan un, pan doi, pan trei… La panificazione tradizionale” (9) così da realizzare un percorso completo sull’intero ciclo di trasformazione della materia prima.
La visita alla segheria di Penia, l’unica esistente in val di Fassa di tipo “alla veneziana”, permetterà di vederla in funzione analizzandone nel dettaglio l’intero meccanismo. Si discuterà infine dello sfruttamento boschivo nel corso della storia, accennando anche ai recenti eventi calamitosi che lo hanno visto, suo malgrado, protagonista.
* Possibilità di integrazione con la visita alla sezione sul territorio “L Segat. La Silvicoltura” (15).
Partendo dall’elemento primario del bosco, si intraprenderà un viaggio ludico di esplorazione e di stimolazione sensoriale volto a scoprire e riconoscere alcune essenze tipiche di questo ambiente. In seguito, i numerosi oggetti esposti e i supporti multimediali presenti nella sezione de “L Segat. La Silvicoltura”, saranno il veicolo concreto per imparare a conoscere da vicino i mestieri tradizionali del boscaiolo, del segantino e del carpentiere.
*Possibilità di integrazione con la visita all'antica segheria di Penia (14).
*Su richiesta è possibile abbinare all'attività una passeggiata nel bosco accompagnati da un custode forestale per approfondire l'argomento trattatato.
L’analisi del castelliere retico dei Pigui e dei suoi ritrovamenti permetteranno di ricostruire le sue caratteristiche e le principali attività svolte all’interno del villaggio preistorico. I partecipanti, inoltre, dovranno confrontarsi con le tecniche e i materiali propri dell’età dei metalli per creare alcuni manufatti di uso quotidiano.
Un percorso alla scoperta della musica tradizionale, una delle attività più amate dai fassani che fin dal XVI secolo si dedicarono al mestiere di suonatori itineranti. L’analisi di un ricco repertorio di supporti audio-visivi, immagini fotografiche e antichi strumenti musicali evocherà l’eco di antichi canti popolari e filastrocche del contesto locale messo a confronto con altre realtà di minoranza.
I pittori fassani hanno caratterizzato un tratto di storia della valle con i loro i lunghi viaggi stagionali, lasciandoci molto da imparare: la tecnica, i colori e i simboli utilizzati. Durante il laboratorio i partecipanti si cimenteranno nella sperimentazione pratica utilizzando le tecniche pittoriche tradizionali.
NOVITÀ!!!
L’attività si propone di analizzare il sistema di trasformazione, conservazione e consumo delle fonti di sostentamento prodotte in un’economia povera e caratterizzata da difficili condizioni ambientali.
* Il percorso si può abbinare con le visite alle sezioni museali sul territorio del mulino (13) e del caseificio (12) per creare un ciclo di incontri utile a fornire una panoramica completa sull’argomento della alimentazione.
NOVITÀ!!!
Dall’analisi delle antiche fonti documentali sì fornirà un inquadramento storico degli aspetti giuridico-legislativi che determinarono la vita politica e sociale della Comunità di Fassa ed il suo ruolo di raccordo con il Principe vescovo di Bressanone, qui signore territoriale.
NOVITÀ!!!
“L’invenzione delle Dolomiti” sarà il focus per un’analisi dettagliata dell’evoluzione del turismo in Fassa da iniziale evento d’élite, a fenomeno di massa fino all’inserimento delle Dolomiti nel patrimonio dell’Unesco. Giochi a squadre e osservazione di materiale d’archivio saranno utili per un confronto finale nell’omonima sezione del museo.
NOVITÀ!!!
Un’attività formativa incentrata sul tema delle minoranze linguistiche che costituirà un valido supporto all’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si approfondiranno i temi delle comunità di minoranza e il concetto di lingua ufficiale e di madrelingua nel contesto europeo e della regione Trentino Alto Adige.
L’uso di video, materiale iconografico e il contatto diretto con le maschere, introdurranno i bambini nell’affascinante mondo delle mascherèdes, le farse carnevalesche tradizionali, i cui personaggi stessi prenderanno vita attraverso giochi e simulazioni.
* Per le classi del IV e V anno, possibilità di abbinamento con “Sleghiamo il Carnevale!” (23/3)
1 - 4 incontri fruibili anche singolarmente
Quattro unità accompagnate da attività laboratoriali e musicali, fruibili anche singolarmente, sono finalizzate alla scoperta della vita della comunità ladina scandita dai momenti delle festività rituali e dai ritmi della natura.
NOVITÀ!!!
Partendo da fonti storiche, visione di materiali d’archivio e di reperti presso le sale del museo si potranno conoscere le antiche tradizioni legate alle festività pasquali ma soprattutto sperimentare in prima persona le tecniche artigianali di un tempo per colorare le uova di Pasqua.
Attraverso l’uso di documenti iconografici e video, si scopriranno le mascherèdes, le farse carnevalesche tradizionali, alla ricerca dei segreti costruttivi delle maschere lignee e dell’analisi dei tratti codificati nel comportamento dei diversi personaggi*.
* Per la scuola Secondaria di Primo Grado, possibilità di abbinamento con “Sleghiamo il Carnevale!” (23/3).
La visita all’antica Pieve di Fassa, pregevole esempio di architettura in stile gotico-alpino, permetterà l’osservazione critica delle numerose opere artistiche rappresentate e sarà un ottimo strumento didattico per approfondire le tematiche legate alla storia dell’arte locale, divenendo punto di partenza per l’introduzione a numerosi aspetti della storia della val di Fassa.
* Possibilità di abbinamento con la visita al Santuario di Santa Giuliana (27).
La chiesa di Santa Giuliana è tra i più antichi edifici religiosi presenti in val di Fassa, sorta su di un primitivo luogo di culto precristiano, permeato di mistero e sfondo di numerose leggende. La visita sarà l’occasione per intraprendere un interessante viaggio alla scoperta di un ambiente ricco di importanti testimonianze di diverse epoche.
* Possibilità di abbinamento con la visita alla Pieve di San Giovanni (26).
1914-1918 “La Gran Vera” La Grande Guerra: Galizia, Dolomiti
Percorso di visita alla mostra della Grande Guerra. L'attività, appositamente calibrata per le diverse classi, è consigliata come primo approccio alla mostra.
* Possibilita di abbinare la visita generale ad un laboratorio tematico (29-34).
L’osservazione diretta delle numerose tipologie di fonti presenti all’interno della mostra, sarà il punto di partenza per analizzare e comprendere l’importanza del documento come testimonianza storica scritta, iconografica o materiale.
I numerosi reperti e cimeli esposti in mostra permetteranno ai partecipanti di ricostruire alcuni momenti della vita dei soldati e della popolazione della valle, rendendo così possibile la comprensione delle difficili condizioni affrontate durante il conflitto.
Grazie alla scenografica ricostruzione di trincee, baraccamenti e postazioni di montagna, i ragazzi potranno immedesimarsi nella realtà vissuta dai soldati, costretti a combattere in situazioni drammatiche, ad altitudini mai così elevate e in condizioni disumane.
La lettura e l’analisi dei diari scritti in tempo di guerra dai soldati e dai civili fassani, daranno modo ai partecipanti di comprendere a fondo lo stato d’animo di chi ha combattuto in prima linea e di chi ha vissuto sulla propria pelle l’immane tragedia del primo conflitto mondiale.
Attraverso la lettura critica dei quadri dei “Pittori di guerra” (Kriegsmaler) e delle crude immagini dell’anarchico pacifista Ernst Friedrich, i partecipanti avranno modo di comprendere il significato strategico della propaganda bellica raffrontandolo a quello meno noto dell’anti-propaganda.
Percorso tematico incentrato sulla figura di Richard Löwy, comandante ebreo del Genio Militare austro-ungarico durante la Grande Guerra a Moena e in seguito vittima dell’olocausto. Gli studenti ricostruiranno la sua biografia sulla base dei materiali video e degli apparati didascalico-fotografici esposti nella mostra.
Uno o più incontri didattici per conoscere la storia, la cultura e le tradizioni dell’etnia ladina, pensati per scolaresche in viaggio di istruzione. Oltre alle sale del Museo Ladino, sarà possibile visitare le sezioni sul territorio e scegliere tra le numerose tematiche proposte.
Ogni docente che abbia piacere e possibilità di realizzare con la propria classe un progetto educativo inerente la realtà locale nei suoi diversi e specifici aspetti culturali potrà sempre trovare nei Servizi Educativi un’équipe composta di esperti nel settore, nella comunicazione, nella linguistica e nella didattica museale.
I Servizi Educativi sono disponibili ad offrire sia supporto che vere e proprie collaborazioni, al fine di instaurare un rapporto di partenariato per progettare e gestire insieme progetti educativi, condividendo metodologie, strategie ed obiettivi formativi.
Inoltre alcuni progetti sperimentati durante gli anni passati possono essere adattati alle esigenze delle singole classi o utilizzati come punto di partenza per nuovi percorsi.
Qui di seguito trovi i link ai siti per le risorse esterne.