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Nel corso degli anni, grazie al recupero di alcune strutture etnografiche e alla collaborazione con le realtà del territorio, il Museo Ladino ha aperto al pubblico varie Sezioni locali.
Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn” Museo Ladin de Fascia
str. de Ciamp Trujan
Penia (Canazei)
Ingresso gratuito
Orario di apertura
dal 1 luglio al 10 settembre
da lunedì a sabato
(chiuso la domenica)
10.00-12.00 / 16.00-19.00
Chiuso dal 14 al 19 agosto (per la Sagra del Paese)
Altri periodi
su prenotazione
tel. +39.0462.760182
(nei mesi invernali la struttura è inagibile)
La Sia di Penia rappresenta l’ultima segheria idraulica di tipo veneziano ancora esistente in Val di Fassa. Documentata fin dal sec. XVI, si presenta oggi nella struttura realizzata nel 1922 dal carpentiere Giacomo Dellagiacoma detto "Giochelon" di Predazzo.
Il restauro condotto negli anni 1985-88 da Giuseppe Longo di Tesero ha portato al completo recupero operativo della struttura, ancora in funzione nel periodo estivo a scopo dimostrativo.
str. Jumela - Pera
Sèn Jan di Fassa (TN)
Ingresso gratuito
Orario di apertura
dal 1 luglio al 10 settembre
da lunedì a sabato
(chiuso la domenica)
10.00-12.00 / 16.00-19.00
Altri periodi
su prenotazione
tel: +39.0462.760182
(nei mesi invernali la struttura è inagibile)
Il molin de Pèzol è un complesso molitorio tutt'oggi funzionante, costituito da due macine per cereali e un brillatoio per l’orzo (pestin), azionati da tre grandi ruote idrauliche a pale. Vi si trovano inoltre le pile (primitivo sistema di brillatura dell’orzo a movimento verticale), il ventilabro e la restante attrezzatura del mugnaio.
Restaurato dall’artigiano Giuseppe Longo di Tesero e inaugurato nel 1983, il Molin de Pèzol è stata la prima sezione locale del Museo Ladino.
str. Dolomites 233
38036 Sèn Jan di Fassa
Ingresso gratuito
Orario di apertura
dal 1 luglio al 10 settembre
da lunedì a sabato
(chiuso la domenica)
16.00-19.00
Altri periodi
su prenotazione
tel. +39.0462.760182
Situata nella sede del Caseificio sociale Val di Fassa - Mèlga de Fascia, la sezione è dedicata alla millenaria arte dell'allevamento e della caseificazione, attività che per secoli ha caratterizzato il sistema economico della Comunità di Fassa.
La lavorazione del latte, del burro e del formaggio, la gestione comunitaria dei pascoli e degli alpeggi nel corso dei secoli vengono richiamati da oggetti, testi e fotografie, per poi giungere alla modernità e alle odierne lavorazioni del Caseificio, visibili attraverso le ampie sale di produzione.
Dopo la visita si potrà passare al punto vendita per assaporare l’ampia produzione di formaggi e altri prodotti.
Strada Ruf de Ruacia
località Meida
38036 Sèn Jan di Fassa (TN)
(di fronte Hotel Valacia)
Ingresso gratuito
Orario di apertura
dal 1 luglio al 31 agosto
da lunedì a sabato
(chiuso la domenica)
16.00-19.00
Altri periodi
su prenotazione
tel. +39.0462.760182
La Sezione locale “L Segat” è stata progettata come una struttura museale a vocazione marcatamente didattica, complementare alla Sezione “La Sia” di Penia. Dedicata principalmente al confronto tra le segherie ad acqua tradizionali e le moderne tecniche di lavorazione del legname, lo spazio offre una panoramica anche su tutti i settori produttivi legati alla silvicoltura.
Partendo dall’importanza dello sfruttamento del bosco per la Comunità di Fassa nel corso dei secoli, si potranno conoscere le principali essenze locali e conoscere tre delle professioni legate alla lavorazione primaria del legname: il boscaiolo, il segantino e il carpentiere.
Ognuno dei vari settori è illustrato attraverso testi, immagini storiche, oggetti etnografici e filmati raccolti negli anni dall’Istituto Culturale Ladino, tra cui spicca l’imponente collezione “Bepo e Jan Cherlo” di Moena, proveniente da una famiglia di carpentieri da quattro generazioni.
La creazione di questa sezione è stata possibile grazie alla collaborazione con l'A.S.U.C. di Pozza che ha messo a disposizione i locali della rinnovata segheria di Meida e con la Scola Ladina de Fascia che ha partecipato alle fasi progettuali ed alla realizzazione dei materiali didattici attraverso il progetto “Dò l troi del legn”.
str. Pent de Sera
Campitello di Fassa (TN)
Ingresso gratuito
Orarie
dal 1 luglio al 10 settembre
da lunedì a sabato
(chiuso la domenica)
16.00-19.00
Altri periodi
su prenotazione
tel. +39.0462.760182
In tutti i principali paesi e in ogni città del vecchio Tirolo esisteva un luogo dove gli uomini abili all’uso delle armi da fuoco si esercitavano nel tiro a segno: una struttura in legno o in muratura munita di un’ampia apertura da cui si potevano scorgere i bersagli, posti a varie distanze.
Lo spirito delle antiche milizie volontarie, riconosciute dall’Imperatore nel 1511 e deputate alla difesa della patria tirolese, nell’Ottocento si trasferì alle libere associazioni degli Standschützen, “Scizeres” in ladino e “Bersaglieri immatricolati” in italiano.
L’imperial-regio Casino di Bersaglio comunale di Campitello è l’unica testimonianza di una storia plurisecolare, conservatasi in valle fino ai giorni nostri: eretto nel 1905, restò in funzione fino allo scoppio della Grande Guerra.
Orario di apertura, tariffe e visite guidate
www.granvera.it
Attività Didattica
a cura dei Servizi Educativi del Museo Ladino
didattica@istladin.net
tel. +39.0462.760182
Attività didattiche per le scuole su prenotazione
a cura dei Servizi Educativi del Museo
Per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, il Comune di Moena, l’Istituto Culturale Ladino e l’Associazione culturale “Sul Fronte dei Ricordi” e con il patrocinio del Comun General de Fascia, hanno realizzato un'esposizione tematica relativa alla “Grande Guerra”, per illustrare le vicende belliche dal fronte austro-russo (Galizia-Bucovina-Volina) alla guerra in alta montagna sulle Dolomiti di Fassa e Fiemme, per ricordare non soltanto gli avvenimenti storici ma soprattutto il loro impatto sulle popolazioni locali.
Oggetto dell’esposizione è in primo luogo la collezione “Simonetti - Caimi”, con oltre 20 uniformi d’epoca, cimeli, reperti, album fotografici, ecc., per un totale di quasi mille pezzi, messa a disposizione dal Museo Ladin de Fascia, arricchita da ulteriori reperti appartenenti a collezioni private.
La mostra si articola in quattro sezioni permanenti (Galizia 1914, La trincea, Dolomiti 1915 e Guerra alla Guerra!), ospitate negli ampi spazi del Teatro Navalge di Moena in cui si alternano rispettivamente diorami altamente scenografici, vetrine tematiche, pannelli didascalici, foto d’epoca e gigantografie, per una superficie espositiva pari a ca. 500 m2.
Ideatori e curatori della mostra sono Michele Simonetti Federspiel e Mauro Caimi, entrambi conservatori onorari del Museo Ladino, mentre gli allestimenti sono stati realizzati grazie all’indispensabile supporto operativo dei volontari dell’Associazione “Sul Fronte dei Ricordi”, che cura anche l’organizzazione di percorsi accompagnati sui luoghi del fronte nell’area di Costabella, San Pellegrino e Bocche.
Qui di seguito trovi i link ai siti per le risorse esterne.